Public lighting pioneer/ Pionnier de l'éclairage public/ Pionero del  alumbrado público/ Pioneiro da iluminação pública


D’inverno ci sono i lampioni più belli di sempre. Si accendono presto e hanno dita di luce nel buio. Ma la gente ha le mani in tasca e il passo veloce di chi non guarda.
Fabrizio Caramagna


Guido Chiarelli, un pioniere della pubblica illuminazione 

 

 L’idea di realizzare questo sito nasce dal ritrovamento casuale in una polverosa soffitta di una vecchia valigetta, una “ventiquattrore” (un modello che andava di moda un tempo), che una volta aperta ha riportato alla luce numerosi documenti e un ampio materiale fotografico sugli impianti di illuminazione realizzati dall’ingegnere Guido Chiarelli, mio padre,  in preparazione alle celebrazioni del

centenario dell’Unità d’Italia.

Credo sia interessante mettere a disposizione del pubblico le fotografie più significative, in quanto

parte integrante della storia di Torino.

E’ di un certo interesse vedere lo sviluppo e l’evoluzione dell’illuminazione pubblica nella nostra città dal secondo dopoguerra, in particolare in  quel decennio – tra gli anni ’50 e ’60 – che trasformò la città in una nuova “ville lumière”.

Se la zona espositiva, che rimase nota con il nome di ”Italia 61”, fu il fulcro di progetti ed impianti avveniristici per i tempi, molte strade di Torino - centrali e periferiche - grazie alle nuove lanterne ad incandescenza, di notte cambiarono il loro aspetto.

Sembrò allora che la luce diventasse  poesia quando cominciò a  plasmare la pietra delle vecchie piazze e il marmo degli antichi palazzi; la luce sembrò trasformarsi in arte quando colorò i giochi d’acqua delle fontane : la Fontana Luminosa e la Fontana dei Dodici Mesi al Valentino o la Fontana Angelica in piazza Solferino,  nota come “porta dell’infinito”.

Lasciamoci dunque trasportare da queste immagini di un passato non troppo remoto per ricordare o per scoprire come era il volto della nostra città negli anni '60.

Lidia Chiarelli

 

(Per approfondimenti: http://it.wikipedia.org/wiki/Guido_Chiarelli

http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_dell%27illuminazione_pubblica_a_Torino)

 

 

 


Guido Chiarelli, a pioneer of Public Lighting

 

 The idea of creating this site came from the casual discovery in a dusty attic of a ‘60s briefcase  which brought to light numerous documents and extensive photographic material on the lighting systems made by Guido Chiarelli, my father, for the celebrations of the centenary of the Italian Unification.

I think it is interesting to make the most significant photographs available to the public, because these photos are an integral part of Turin’s history.

It is of some interest to see the development and evolution of the public lighting in our city since the Second World War, particularly in that decade - between the 50s and 60s - which transformed Turin into a new "ville lumière", after Paris.

If the exhibition area, which was known as "Italia 61", was the hub of futuristic projects and installations for the times, many central and outlying streets of Turin changed their appearance at night thanks to the new incandescent lanterns.

It was then that Light became Poetry when it began to shape the stones of the old squares and the marble of  ancient palaces; Light seemed to turn into Art when it colored the water games of the fountains: the Fontana Luminosa and the Fontana dei Dodici Mesi in  Valentino Park or the Fontana Angelica in Piazza Solferino, known as the "door to infinity".

 

Therefore let's get carried away with these images of not too far past times to remember or to discover how the appearance of Turin was in the 60s.


Guido Chiarelli, un pionnier de l'éclairage public

 

 L'idée de créer ce site est née de la découverte fortuite, dans un grenier poussiéreux, d'une mallette des années 60 qui a mis au jour de nombreux documents et un vaste matériel photographique sur les systèmes d'éclairage réalisés par Guido Chiarelli, mon père, pour les célébrations du centenaire de l'unification italienne.

Je pense qu'il est intéressant de mettre à la disposition du public les photographies les plus significatives, car ces photos font partie intégrante de l'histoire de Turin.

Il est intéressant de voir le développement et l'évolution de l'éclairage public dans notre ville depuis la Seconde Guerre mondiale, en particulier dans cette décennie - entre les années 50 et 60 - qui a transformé Turin en une nouvelle "ville lumière", après Paris.

Si la zone d'exposition, connue sous le nom d'"Italia 61", était le centre de projets et d'installations futuristes pour l'époque, de nombreuses rues centrales et périphériques de Turin, grâce aux nouvelles lanternes à incandescence, ont changé d'aspect la nuit.

 

C'est alors que la lumière devint Poésie lorsqu'elle commença à façonner les pierres des vieilles places et le marbre des anciens palais; la lumière sembla se transformer en Art lorsqu'elle colora les jeux d'eau des fontaines : la Fontana Luminosa et la Fontana dei Dodici Mesi dans le parc du Valentino ou la Fontana Angelica sur la Piazza Solferino, connue comme la "porte de l'infini".

 Laissons-nous donc transporter par ces images d'un passé pas trop lointain pour nous souvenir ou pour découvrir le visage de notre ville dans les années 60.